Sulla scorta delle richieste dei consumatori, sempre più informati ed esigenti, ma anche delle imprese, alla ricerca di nuovi materiali e processi più funzionali, il settore della logistica sta venendo rivoluzionato dallo smart packaging. Nel corso dell’articolo scopriamo insieme cosa sono gli imballaggi intelligenti e quali opportunità offrono.
La tecnologia ha invaso ormai quasi ogni aspetto della vita sociale e aziendale: correndo a un ritmo senza precedenti, sono innumerevoli i settori e gli ambiti trasformati dal rinnovamento tecnologico.
La logistica non è nuova a questo rinnovamento: data la complessità operativa e tecnologica che caratterizza questa funzione, viene costantemente trasformata dalle nuove tecnologie. Si pensi, ad esempio, ai magazzini automatici o all’integrazione dei tag RFID per gli inventari.
Questa volta però l’innovazione non riguarda i processi, ma principalmente il consumatore finale: l’evoluzione della domanda e delle aspettative legate all’acquisto stanno infatti mutando in maniera profonda le caratteristiche degli imballaggi tradizionali.
Ed è proprio su queste spinte che nasce lo Smart Packaging: la risposta delle industrie produttive alle nuove esigenze del pubblico in materia di funzionalità e sostenibilità ambientale degli imballi. Ma cosa sono gli ‘imballi intelligenti’ e che opportunità offrono a imprese e consumatori? Nel corso dell’articolo cerchiamo di rispondere a questa e altre domande.
Il concetto di imballaggio intelligente, o Smart Packaging, deriva da quello di Functional Packaging, imballaggio funzionale. ll Regolamento CE 450/2009 stabilisce quali sono i materiali intelligenti che sono destinati a questo scopo, gettando quindi le fondamenta del Functional Packaging rivolto all’industria alimentare.
Con Smart Packaging si allude quindi a un’evoluzione del Functional Packaging, abilitata dalle nuove tecnologie, che rendono possibili nuove funzionalità rispetto agli imballi tradizionali. Tra le applicazioni più interessanti degli imballaggi intelligenti, vi è per le imprese la possibilità di monitorare il prodotto attraverso tutta la supply chain, raccogliere i dati sul consumo al fine di offrire prodotti qualitativamente migliori e comunicare con il consumatore finale, permettendogli di interagire con il brand anche attraverso il packaging.
In linea generale, sono tre gli elementi che caratterizzano un imballo intelligente: protezione, sostenibilità e tracciabilità.
La protezione del prodotto è una delle ragioni principali per cui gli imballi sono stati inventati: inizialmente lo scopo del packaging era quello di permettere il trasporto in sicurezza del bene e assicurare che non si danneggiasse prima e durante la vendita.
La sostenibilità è un tema per certi versi recente, data anche l’attenzione sul tema di fasce sempre più ampie di popolazione. I consumatori sono infatti sempre più sensibili ai temi di tutela dell’ambiente e riduzione degli sprechi: attraverso lo sviluppo di nuovi materiali ecosostenibili o riciclabili, è possibile ridurre l’impronta ecologica di prodotti e imballaggi.
Con tracciabilità si allude invece alla possibilità di monitorare costantemente i prodotti attraverso tutta la filiera, dall’acquisizione delle materie fino alla distribuzione. La tracciabilità offre interessanti opportunità per aziende e consumatori ed è uno degli aspetti più influenzati dall’impatto dello Smart Packaging.
All’impresa l’imballo intelligente permette di monitorare l’intero ciclo di vita del prodotto, in modo da evidenziare criticità o rallentamenti nella Supply Chain. Allo stesso modo, per i consumatori rappresenta una garanzia, potendo verificare la provenienza dei prodotti in maniera trasparente. Per realizzare questi imballi innovativi, le imprese hanno mutuato alcune tecnologie tipiche dell’Industry 4.0, come QR codes e codici bidimensionali, sensoristica, tag RFID e NFC.
I principali tipi di Smart Packaging sono:
- imballaggi attivi, che hanno come obiettivo principale il miglioramento della conservazione del prodotto;
- imballaggi intelligenti, che permettono di comunicare al consumatore eventuali criticità relative al prodotto o alla sua conservazione.
- imballaggi interattivi, categoria che comprende tutti quei contenitori dotati di funzionalità avanzate, come schermi LCD o sensori che permettono all’utente di interagire con il prodotto contenuto;
- imballaggi connessi, quest’ultima include tutti quegli imballaggi in grado di comunicare con l’esterno, ad esempio tracciando la posizione o l’integrità del prodotto tramite appositi sensori.
Se in passato il packaging rispondeva a determinate esigenze di confezionamento e protezione, come assicurare l’integrità durante il trasporto o fornire un contenitore adatto allo stoccaggio, oggi l’imballaggio offre un punto di contatto nuovo con il consumatore, permettendo di amplificare la portata delle iniziative di comunicazione del brand o di offrire servizi accessori al prodotto.
Si pensi ad esempio alla possibilità di raggiungere, inquadrando un QR code sulla confezione, un sito aziendale o una app che consigli usi e best practices per l’impiego del prodotto, oppure di partecipare a concorsi a premi o di registrarsi a programmi fedeltà.
Queste caratteristiche abilitano un consumo più consapevole: unite a uno sviluppo dei materiali che compongono l’imballaggio, è possibile ottenere confezioni più utili per il consumatore e più sostenibili, grazie a un impiego maggiore di materiale riciclabile.
Lo Smart Packaging non offre benefici ai soli consumatori, ma anche alle imprese. Negli ultimi anni le industrie manifatturiere hanno sperimentato estensivamente l’impiego di tecnologie che rendessero ‘intelligenti’ imballi e prodotti, come i tag RFID: l’applicazione di smart label permette una gestione e movimentazione più agevole dei beni a magazzino, oltre a funzioni come la lettura massiva e la triangolazione efficace dei prodotti.
Abbiamo già parlato della possibilità di tracciare i prodotti all’interno della Supply Chain: questo è particolarmente importante per alcuni prodotti, come quelli che devono rispettare la catena del freddo. Inoltre la sensoristica sugli imballi può avere un impatto benefico sull’operatività dei magazzini, ad esempio offrendo dati affidabili su cui organizzare i riordini automatici della merce o implementando sistemi che impediscano la manomissione o la distribuzione non autorizzata.
Lo sviluppo di packaging evoluto può poi rendere evidente il tampering (manipolazione) dei prodotti, ad esempio segnalando un tentativo di apertura non autorizzato del prodotto. La digitalizzazione degli imballaggi offre poi interessanti prospettive per quanto riguarda il monitoraggio e lo smaltimento dei rifiuti: analizzando i dati provenienti dagli imballi è possibile ottimizzare la logistica, identificando a livello distributivo sprechi e inefficienze.
Gli imballaggi intelligenti sono quelli in grado di offrire nuove opportunità ai consumatori, quali maggiore sostenibilità, riciclabilità e funzionalità. Si tratta di un segmento in forte crescita, che ha visto negli ultimi anni l’introduzione di numerosi prodotti all’avanguardia. I contenitori intelligenti offrono ai clienti nuove interfacce, che potrebbero modificare le possibilità di interazione e di rapporto tra prodotto e consumatore, offrendo al contempo valore (in forma di dati) all’impresa.
La crescente digitalizzazione del mondo, unita alla propagazione delle tecnologie Internet of Things, permette oggi un’efficace tracciabilità di ingredienti e componenti dei prodotti, assicurando al consumatore finale la provenienza e qualità dei prodotti.
Lo Smart Packaging, in definitiva, offre numerose opportunità ad aziende e consumatori: non solo di marketing, ma anche di efficientamento dei processi di conservazione e distribuzione, di comunicazione del valore ai clienti e di garanzia di qualità e provenienza.