Ciclo di vita del software

Scritto da: Redazione SAEP


ciclo di vita del software

Il ciclo di vita del software, noto anche come Software Development Life Cycle (SDLC), è un processo strutturato che guida le varie fasi necessarie per la creazione e la gestione di un software.

Nel ciclo di vita del software ogni fase è progettata per garantire che il software sia sviluppato in modo efficiente e risponda alle necessità degli utenti finali. In questo articolo esploreremo le diverse fasi del ciclo di vita del software, i modelli comunemente usati e i migliori strumenti per una gestione efficace.

Cos'è il ciclo di vita del software?

Immagina un mondo dove il software nasce, cresce e si evolve come un essere vivente. Ecco cosa rappresenta il ciclo di vita del software, o SDLC (Software Development Life Cycle). È la mappa che guida ogni passo, dall’idea iniziale scribacchiata su un tovagliolo fino al momento in cui ad esempio unl'pp finisce sullo smartphone di milioni di utenti. Questo processo è ciò che concretizza nel mondo digitale la messa a terra di un'idea: è il processo che dà ordine al caos dell'intuizione inziale, un po’ come un regista che dirige un film segue il processo della sua idea, progettazione e realizzazione.

Il ciclo di vita del software copre tutto - analisi, progettazione, codice, test e manutenzione per l'aggiornamento costante del sistema. È un viaggio emozionante, fatto di momenti di trionfo e qualche inciampo, ma sempre con un obiettivo chiaro - consegnare un prodotto che funzioni e porti beneficio agli utenti.

Perché è importante conoscere il ciclo di vita di un software? Perché il SDLC non è solo teoria da manuale. È il segreto dietro ogni applicativo che usi ogni giorno, dal tuo social preferito al gestionale che ti supporta nelle fasi del tuo lavoro. Capire questo ciclo significa avere il potere di controllare il destino di un progetto, prevedere i problemi e risolverli prima che diventino critici. È una guida non tanto per sviluppatori, quanto per manager e operatori che vogliono capire cosa si cela dietro lo sviluppo di funzioni, integrazioni e aggiornamenti: non una "magia" digitale, ma una precisa sequenza di attività e processi che gli sviluppatori seguono per realizzare un prodotto software e assicurarsi che il prodotto finale sia privo di errori e affidabile, evitando costi e ritardi imprevisti.

Perché è importante il ciclo di vita del software?

Ti sei mai chiesto perché certi software sono un piacere da usare mentre altri ti fanno venir voglia di lanciare il computer dalla finestra? La risposta sta nel ciclo di vita del software. Questo processo non è un optional per hipster tecnologici, ma una necessità assoluta per chi vuole risultati concreti e affidabili nel tempo. Senza di esso, i progetti rischiano di deragliare come un treno senza binari, lasciando dietro di sé budget sforati e clienti scontenti. È il collante che tiene insieme team, idee e scadenze.

La sua importanza è cristallina - ti dà controllo. Immagina di costruire una casa senza un progetto. Magari inizi con entusiasmo, ma poi ti ritrovi con un tetto che perde e porte che non si chiudono. Il SDLC è quel progetto: una roadmap che ti dice cosa fare e quando, evitando che tutto crolli al primo temporale. Con ogni fase ben definita, puoi prevedere i costi, stimare i tempi e assicurarti che il risultato finale sia quello atteso.

Il ciclo di vita del software è fondamentale per garantire il successo di qualsiasi progetto di sviluppo, fornendo un quadro organizzato e ben definito che guida ogni fase del processo. La sua importanza risiede nella capacità di creare un sistema strutturato in cui ogni passaggio è attentamente pianificato e gestito, evitando così ritardi, costi imprevisti e problemi di qualità. Senza una struttura precisa, lo sviluppo software può facilmente andare incontro a imprevisti o rallentamenti, portando a prodotti incompleti o non all'altezza delle aspettative.

E poi c’è il lato umano, e coinvolge tutti: analisti, sviluppatori, tester, clienti - in un lavoro di squadra con responsabilità e obiettivi condivisi. Senza questa struttura, sarebbe il caos totale. Un ciclo di vita ben organizzato facilita la collaborazione tra i diversi team, non solo dev e tester, ma anche project manager e utenti finali. Ogni fase rappresenta un passaggio chiave in cui le informazioni vengono condivise e gli aggiornamenti vengono comunicati tra i membri del team, assicurando una comunicazione costante e chiara. Questo non solo riduce la probabilità di errori, ma aumenta anche la produttività, poiché i team possono lavorare con una visione comune degli obiettivi e delle scadenze: un processo condiviso garantisce confronti e feedback nelle varie fasi, monitorando che il software sia in linea con le sue esigenze concordate.

Le fasi del ciclo di vita del software

Il ciclo di vita del software è una narrazione a più atti, ognuno con il suo valore entro il progetto più ampio di sviluppo. Preparati a scoprire le fasi che trasformano un’idea vaga in un prodotto che supporta realmente utenti e aziende.

  • Analisi dei requisiti
    Tutto inizia qui, con un brainstorming condiviso tra analisti e cliente. Gli analisti raccolgono necessità e desiderata, creando la base di quel design dei dati che sarà alla base dell'intero progetto: sia come struttura del singolo dato che come sua interazione e dipendenza dagli altri . In questa fase ogni dettaglio conta per non sbagliare strada: Interviste, ricerche e riunioni servono a capire cosa serve davvero, evitando errori che potrebbero costare revisioni successive.
  • Progettazione
    Con i requisiti in mano, si passa al tavolo da della progettazione vera e propria. E' il momento degli architetti del software: progettano l’interfaccia, il database e la struttura tecnica necessaria a supportare servizi e funzioni. È il momento in cui il caos comincia a prendere forma, con decisioni che definiscono la natura tecnologica e funzionale del progetto per il futuro e ne determinano la scalabilità e il potenziale di sviluppo nel tempo. Un buon design architetturale è come un ponte solido: regge tutto quello che verrà dopo.
  • Implementazione e codifica
    E' la fase degli sviluppatori che creano il codice, generano funzioni e integrano le parti tra loro, sia quelle interne all'applicativo, sia -ancora più delicate e significative - eventuali integrazioni e allineamenti con sistemi esterni, ad esempio con il gestionale aziendale del cliente o con sistemi di pagamento esterni.
  • Testing
    Arriva il momento della verità: i tester manuali, ovvero persone fisiche che percorrono l'applicativo manualmente o eventuali sistemni di testing automatico rilevano eventuali bug o criticità. A seconda del tipo di test eseguito (sì, esistono moltissimi tipi e livello di testing) le interazione con il software vengono messe alla prova per garantire che una user experience fluida e efficace.
  • Deployment
    Il software è pronto al rilascio, alla sua vera genesi nel mondo, che in realtà -come abbiamo visto - rappresenta solo la punta dell'iceberg di tutto il lavoro che ha preceduto questo momento. Si carica sui server, si pubblica sull'istanza di produzione e si rilascia consegnando l'applicativo agli utenti finali. È sì il finale di un lungo lavoro, ma -come vedremo - anche l’inizio di una nuova fase.
  • Manutenzione evolutiva
    Non si finisce mai davvero. La manutenzione tiene il software in vita, con aggiornamenti, correzioni e miglioramenti. Lo migliora, lo accresce sia in termini di quantità che di qualità. È come prendersi cura di un giardino - tagli, annaffi e aggiungi elementi per preparalo alle diverse stagioni e mantenerlo efficiente in ogni fase e ad ogni cambiamento. Questa fase è il vero patto di fedeltà con gli utenti, perchè è sul medio e lungo periodo che si rivela la solidità e capacità di crescita di un'applicativo.

Ogni fase descritta è un tassello essenziale nella filiera di progettazione, costruzione e mantenimento del software. Naturalmente, come in ogni processo, esistono diversi modelli e approcci con cui si può gestire il cilco di vita di un 'applicativo. Vediamo di seguito i principali.

I modelli del ciclo di vita del software

Il ciclo di vita del software non è uguale per tutti - ci sono modelli diversi, e ognuno riflette approcci diveri risolvendo esigenze differenti. Scegliere quello giusto è dipende dalle condizioni in cui operiamo, dall'approccio che utilizziamo e da come gestiamo i progetti IT all'interno della nostra azienda. Vediamo i principali.

  • Modello Waterfall: lineare e rigoroso, il modello Waterfall va dritto al punto. Ogni fase si completa prima della successiva, come scalini di una cascata. Perfetto per progetti chiari e stabili, ma se cambi idea a metà strada, potresti incontrare rigidità e complicazioni.
  • Modello Agile: ha il suo focus nella flessibilità. Lavora a piccoli sprint, adattandosi "agilmente" ai cambiamenti, per l'appunto. Ideale per progetti dinamici, coinvolge il cliente e il team in un dialogo continuo e in evoluzione.
  • Modello DevOps: unisce sviluppo e operazioni in un abbraccio continuo, con automazione e rilasci rapidi. Perfetto per chi vuole focalizzarsi sulle metriche di velocità e qualità, con servizi cloud al massimo della disponibilità e versatilità.
  • Modello RAD (Rapid Application Development): è un modello decisamente velocista. Con prototipi veloci e feedback istantanei, taglia nettamente i tempi. Ottimo per progetti urgenti, ma richiede un team che sappia correre senza inciampare.
  • Modello Spiral: Spiral è per pensatori prudenti. Mescola fasi lineari e cicli reiterati, con un occhio attento alla gestione deu ai rischi. Ideale per progetti complessi e critici, come sistemi aerospaziali. È lento ma affidabile, perfetto per chi non vuole sorprese spiacevoli.

Come spesso accade in ambito tecnologico, in realtà nessuno di questi è di per sé "migliore" degli altri. Nè peraltro nessuno di questi lavora necessariamente in solo. In una certa misura, i modelli possono contaminarsi e la risposta a quale sia il modello migliore è la domanda " in quali condizioni e a quale regole deve lavorare?".

Strumenti per gestire il ciclo di vita del software

Creare software senza strumenti è come cucinare senza pentole - un incubo. Fortunatamente, esistono alleati tecnologici che rendono il ciclo di vita del software un gioco da ragazzi. Preparati a conoscere i tuoi nuovi migliori amici.

  • GitHub: ontrollo versione, collaborazione e pipeline CI/CD - tutto in un unico posto. Gli sviluppatori lo adorano perché rende il lavoro di squadra fluido e mette il codice e il suo versioning al sicuro.
  • Jenkins: jenkins punta sull’automazione. Test e deployment diventano un gioco con questo tool open-source. Riduce i tempi e aumenta la qualità, lasciando che la macchina faccia il lavoro sporco mentre il team resta dedicato al progetto.
  • Jira: Jira ha il proprio focus sulla gestione progetti. Con task, sprint e report, tiene sotto controllo fasi e rilasci. Perfetto per team agili e per una visione d'insieme su team e progetti.
  • Selenium: Selenium è il tuo tester robotico. Simula clic e azioni sul web, indagando bug che l’occhio umano potrebbe facilmente perdere.
  • Trello: Trello è semplice ma intuitivo. Usa board e carte per organizzare il caos, ideale per chi ama "visualizzare" il lavoro in itinere. È come un’agenda visiva che ti orienta nella confusione, adatto per progetti e contesti di lavoro più leggeri.

Best practice per un SDLC di successo

Vuoi che il tuo ciclo di vita del software sia efficace? Servono mosse regole e la disciplina di attenersi a un piano, pur nell'imprevedibilità della gestione di progetto. Ecco alcunne best practice.

  • Prima di tutto, coinvolgi il cliente dal giorno zero. Non c’è niente di peggio che scoprire a metà strada che il software non è quello che atteso dal cliente. Tieni riunioni, fai domande, ascolta - è il tuo biglietto per evitare disastri e costruire fiducia. Sfrutta la prototipaziones: disegna mockup e falli testare - ti salveranno da errori costosi e restituieranno al cliente l'idea del tuo presidio forte e pianificato sul progetto.
  • Automatizza il testing. I test manuali sono fortemente time-consuming, vanno quindi dosati con scrupolo, soprattutto quando tool specifici possono farlo per te. Risparmi tempo, trovi più bug e dormi tranquillo sapendo che il tuo software è solido. Monitora le performance anche dopo il lancio - un’app lenta è un’app morta. Usa strumenti di analisi per tenere tutto sotto controllo e intervenire prima che gli utenti si lamentino.
  • Infine, documenta il codice. Non lasciare che diventi un mistero per i futuri sviluppatori (o per te fra sei mesi). Scrivere note chiare è un atto d’amore per il team e un’assicurazione contro il caos. Queste abitudini trasformano un SDLC normale in uno stellare, con meno stress e più applausi.

Esempi reali di ciclo di vita del software

Parlare di teoria è bello, ma vedere il ciclo di vita del software in azione è un altro paio di maniche meglio. Prendiamo un’app di eCommerce, un caso classico che tutti possiamo facilemente immaginare. Ecco come funziona nella realtà.

Il ciclo inizia con l’analisi dei requisiti. Il team incontra il cliente, un negozio online che vuole un’app per vendere scarpe. La prima cosa di cui si arriva parlare - a volte quella che si deve per prima spingere il cliente a chiarire - prima dei wireframe, prima del composizione del carrello, prima delle tipologie di pagamento è la modellazione del dato e la sua origine.
Tra le domande pirimarie e più frequenti che devono trovare immediata risposta:

- Il catalogo prodotti verrà integrato dal gestionale?
- Come gestiremo il flusso di API per le integrazioni?
- Com'è modellata la scheda prodotto?
- Com'è composta la gerarchia degli articoli, il raggruppamento per categoria/sottocategorie/brand etc.
- Esistono dipendenze all'interno della gerarchia?
- Esistono eccezioni a tali dipendenze?

Poi si passa alla progettazione - wireframe per l’interfaccia e un database per gestire prodotti e ordini. È il momento in cui l’idea prende forma, con la prototipazione statica e dinamica.

L’implementazione vede gli sviluppatori al lavoro. Questa fase è tipicamente tanto più rapida e fluida quanto meglio è stato fatto e condiviso il lavoro di analisi e prototipazione nelle fasi precedenti.
Arriva il testing - manuale e automatico, prima interno e poi al cliente.
Tutto deve essere perfetto prima del go-live, quando l’app finisce sull'istanza di produzione. La manutenzione segue, con aggiornamenti per nuove feature dell'ultimo minuto (si spera a basso impatto!) e fix per processi da ottimizzare.

Ogni fase in questo esempio ha un ruolo preciso, e ognuna di esse porta al successo del progetto.

Futuro del ciclo di vita del software

Dove sta andando il ciclo di vita del software? Il futuro è un mix di innovazione e sorprese, e in SAEP non vediamo l’ora di scoprirlo. Una tendenza che certamente impossibile da ignorare è l’avvento dell'intelligenza artificiale. L’AI sta già cominciando a scrivere codice e testare applicativi, rendendo il processo più veloce e sotto alcuni aspetti meno umano-dipendente andando a coprire le attività più massive sui dati e la loro rielaborazione.

Il cloud computing è un altro forte fattore di evoluzione Sempre più team usano piattaforme come Google o AWS per deploy rapidi e scalabili, superando l'era dei server fisici in azienda. E poi ci sono - questi a dire il vero già da un po', ma meno scontati forse di quanto ci si aspetterebe - i microservizi: invece di un blocco unico, il software diventa un puzzle di pezzi indipendenti, più facili da aggiornare singolarmente e gestire in relazione agli altri. Secondo uno studio di IBM, il 75% delle aziende adotterà microservizi entro il 2025 ( fonte IBM)

Conclusioni

Questi strumenti sono la tua cassetta degli attrezzi digitale. Dosati ed eventualmente ben integrati tra loro rendono il tuo ciclo di vita del software più efficiente e preciso.

In conclusione, il ciclo di vita del software è un processo fondamentale per garantire lo sviluppo di software di qualità. Comprendere e gestire efficacemente ogni fase, scegliere il modello e la metodologia più adatti, e utilizzare strumenti avanzati sono elementi chiave per il successo di qualsiasi progetto. Seguendo questi principi, i team di sviluppo possono creare software che rispondono alle necessità degli utenti, rispettando tempi e budget previsti.

FAQ | Domande frequenti relative al "Ciclo di vita del software"

1. Qual è la differenza tra il modello Waterfall e il modello Agile nel ciclo di vita del software?

Il modello Waterfall è un approccio sequenziale e lineare, in cui ogni fase (come analisi, progettazione, sviluppo, testing) deve essere completata prima di passare alla successiva. È rigido e poco adatto a cambiamenti in corso d'opera. Al contrario, il modello Agile è iterativo e flessibile: il lavoro è suddiviso in cicli brevi (sprint), permettendo modifiche e adattamenti durante lo sviluppo. Agile è perfetto per progetti che richiedono feedback continuo e adattabilità.

2. Perché la fase di testing è così importante nel ciclo di vita del software?

La fase di testing è fondamentale perché permette di individuare e correggere bug ed errori prima del rilascio del software. Garantisce che il prodotto finale sia di alta qualità, funzioni come previsto e soddisfi le esigenze degli utenti. Senza un testing adeguato, il software potrebbe presentare problemi che danneggiano l’esperienza utente o la reputazione dell’azienda.

3. Quali sono i vantaggi dell’uso di strumenti come Jira nel ciclo di vita del software?

Strumenti come Jira semplificano la gestione dei progetti, offrendo funzionalità per tracciare attività, sprint e report in modo organizzato. Sono particolarmente utili nei team Agile, migliorando la collaborazione e la comunicazione tra i membri. Grazie a Jira, è più facile monitorare i progressi, ridurre i ritardi e aumentare l’efficienza complessiva del progetto.

4. Come si può migliorare la manutenzione del software nel ciclo di vita?

Per migliorare la manutenzione, è importante documentare il codice in modo chiaro e dettagliato, facilitando futuri aggiornamenti o correzioni. Inoltre, un approccio proattivo, come il monitoraggio continuo delle performance e la raccolta di feedback dagli utenti, consente di individuare e risolvere problemi rapidamente, mantenendo il software aggiornato e operativo.

5. Qual è il ruolo dell’intelligenza artificiale nel futuro del ciclo di vita del software?

L’intelligenza artificiale (AI) sta trasformando il ciclo di vita del software automatizzando attività come la scrittura del codice e il testing, rendendo il processo più rapido ed efficiente. Inoltre, l’AI può prevedere problemi potenziali e suggerire soluzioni, migliorando la qualità del software e riducendo la dipendenza dall’intervento umano.

Articoli correlati

sviluppo-single-page-application-milano.jpg
Le SPA o Single Page Application sono applicazioni web fruibili come singola pagina senza necessità di caricamento per pagine: scopriamone …
Progressive Web App cosa sono SAEP ICT
Le PWA sono un’ottima alternativa alle app e ai siti tradizionali, con diversi vantaggi anche per gli sviluppatori. Scopriamo in …
consulenza-informatica-milano.jpg
Cosa si intende per consulenza informatica?La consulenza informatica consiste nell'offerta di servizi professionali da parte di esperti IT per aiutare …
Che Cos'è l'ICT: Definizione, Applicazioni e Sviluppo
Ti sarà capitato di chiederti cosa significhi ICT - Information and Communication Technologies - acronimo oggi molto diffuso, talvolta abusato, …
sviluppo-software-personalizzato.jpg
Lo sviluppo di software personalizzato é un approccio molto utilizzato tra le aziende che vogliono ottimizzare i propri processi. A …
continuous-delivery-sviluppo-software.jpg
Continuous integration e continuous delivery: cosa sonoInnanzitutto definiamo il concetto di continuous integration o integrazione continua.Un esempio pratico?Quando sviluppiamo un …
Sviluppo in Python - intervista
Ciao Matteo, innanzitutto raccontaci almeno un po’ di te: come sei arrivato in SAEP ICT e che tipo di percorso …
app-per-offerte-commerciali.jpg
Offerte e preventivi: i parametri utili per snellire i processiCome ogni commerciale o agente di commercio sa, la creazione dell’offerta …
sviluppo-applicazioni-angular-milano.jpg
Caratteristiche principali di AngularAngular è un framework opensource dedicato allo sviluppo di applicazioni WEB e sviluppato principalmente da Google. Dire …
catalogo digitale.jpeg
Scegliere di sviluppare un catalogo digitale significa in prima battuta rinunciare.A cosa?Ai costi del cartaceo, innanzitutto: costi di stampa, costi …
sviluppo-software-linguaggio-python.jpg
Il linguaggio di programmazione Python è confermato da O'Reilly come uno degli argomenti più cercati ed utilizzati sulla propria piattaforma.Ricordiamo …
agile_1.jpg
Ogni progetto è caratterizzato in maniera univoca dai suoi vincoli. Secondo il concetto di triple constraint la natura sistemica dei …
ecommerce con tecnologia headless
Nell’ultimo biennio ed in particolare nell’ultima importante fase di emergenza sanitaria, le esigenze dei clienti B2B hanno virato verso una …
GDPR
Il Regolamento Europeo 2016/679, meglio conosciuto come GDPR è un insieme di norme in materia di trattamento dei dati personali …
Portal
Con l’avvento dei nuovi canali di comunicazione nati grazie al Web, le imprese moderne dispongono di diversi strumenti per instaurare …
software-house
Nel corso degli anni, le Software House hanno giocato un ruolo cruciale nell'evoluzione del settore IT. La loro storia si …
Interfaccia Utente
Cos'è l'interfaccia utente nel mondo digitale?L'interfaccia utente (o UI - User interface) nel mondo digitale rappresenta il punto di contatto …
web app
Cosa si intende per web app?Una web app è un software applicativo che utilizza tecnologie web e a cui è …
User Experience cos'è e perché è importante
Cos'è la User Experience (UX) e perché è così importante?La User Experience, spesso abbreviata in UX (esperienza Utente), si riferisce …
Software gestionale
Quali caratteristiche deve avere un gestionale per adattarsi perfettamente alle esigenze specifiche di un eCommerce? E soprattutto, quali sono i …
API-gateway-cos-e-saep-ict
Cos'è un API Gateway?Il termine API, acronimo di Application Programming Interface, si riferisce a un insieme di definizioni, protocolli e …
Progettazione software
Cosa si intende per progettazione di un software?La progettazione software è il processo di definizione dell'architettura, dei componenti, delle interfacce …
cosa si intende per cybersecurity
Ma cosa si intende esattamente per cybersecurity, e perché è così cruciale proteggersi dalle minacce online? In questo articolo approfondiremo …
Linguaggi di programmazione
Nel mondo della tecnologia e dello sviluppo software, i linguaggi di programmazione giocano un ruolo fondamentale. Sono gli strumenti con …
Che cos'è il software applicativo e come funziona
In questa guida completa, esploreremo tutto ciò che c’è da sapere sui software applicativi: cosa sono, come funzionano, quali sono …
Come automatizzare gli ordini nel tuo eCommerce
La gestione tradizionale degli ordini, che richiede tempo e risorse umane per garantire che ogni passaggio sia corretto, diventa sempre …
costi software gestionale personalizzato
A differenza delle soluzioni standard, i software personalizzati si adattano perfettamente ai processi e alle dinamiche aziendali, offrendo maggiore efficienza …
Quanto tempo serve per sviluppare un software su misura
Sapere quali fattori influenzano i tempi di sviluppo è essenziale per evitare ritardi e rispettare le scadenze. In questa guida, …
Metodologia Waterfall
Utilizzato prevalentemente nello sviluppo software e in settori tecnici come l’ingegneria, il modello Waterfall divide il processo in una serie …
Tipi di software spiegati per tutti
Questa guida esplora i tipi di software più comuni, le loro funzioni e come sceglierli in base alle esigenze.Cosa sono …
L'importanza dei test nel software development
In Italia, dove la competizione digitale è sempre più rapida sia in termini di quantità che di qualità, il software …
come una software house ottimizza i processi aziendali
Una Software House non si limita a sviluppare codice o rilasciare applicazioni standardizzate. Al contrario, il suo vero valore risiede …
Soluzioni sicurezza dati per applicazioni B2B
Con l’aumento delle minacce informatiche, come ransomware e phishing, proteggere i dati diventa essenziale per garantire continuità operativa e fiducia …

Richiesta informazioni